Il Bonus Pensione di novembre è più ricco per tutti i pensionati, con un conguaglio dello 0,2% sull’inflazione reale, ma per gli 11,5m il guadagno è stato ancora più significativo: hanno diritto anche ad un anticipo del 2% sulla perequazione del 2023, con reddito fino a 35mila euro l’anno.
A tutti gli altri verrà data la rivalutazione a partire dal prossimo gennaio. Invece chi aveva un anticipo ora avrà un aumento contenuto nel 2023, nel senso che sarà necessario separare l’anticipo di novembre, che è anche un aumento dello 0,2 per cento, e capire cosa accadrà da gennaio.
La Legge di Bilancio 2023 può contenere altre novità in tema di perequazione pensionistica
Novità ci saranno anche se non previste dall’articolo 34, comma 1, della Legge 448/1998 (negli anni precedenti al 2022 sono stati applicati indici diversi, il 2020 manovra ha stabilito un ritorno a questo meccanismo a partire dal 2022).
100% per pensioni fino a quattro volte il minimo INPS (€ 2.97,36);
90% da quattro a cinque minimo INPS (da 2mila 97,36 a 2mila 621,70 euro);
75% oltre cinque volte il minimo (oltre 2.621,70 euro).
Tali percentuali di compensazione dovrebbero essere applicate agli indici relativi all’andamento dell’inflazione. Pertanto, con una ripresa dell’inflazione reale dello 0,2% nel 2021 e un vantaggio del 2% nel 2022, che sarà calcolato per le pensioni nel 2023.
L’aumento si novembre
le pensioni, pari ad un massimo di 2.97,36 euro, maggiorate del 2,2% (da rivalutare integralmente);
le pensioni da quattro a cinque volte il minimo aumentate dell’1,98% (poiché il loro indice di perequazione è del 90%);
le pensioni superiori al quintuplo minimo e fino a 35mila euro l’anno sono aumentate dell’1,65%;
le pensioni superiori a 35.000 euro aumentano dello 0,15% (in quanto ammissibili solo all’adeguamento 2022 e non all’anticipo 2023).
Attenzione: a novembre il debito rettificato per l’inflazione è stato cancellato anche nelle rate mensili da gennaio a ottobre 2022. Aumento dello 0,2% delle pensioni per i primi dieci mesi dell’anno. L’importo dipende sempre dal livello di reddito, quindi da quattro a cinque volte il minimo ha un aumento dello 0,18% al mese e pensioni più elevate: 0,15% al mese. L’INPS registra con precisione la crescita annua per le diverse categorie di reddito solo grazie a un conguaglio dello 0,2% che, come già accennato, è stato riportato a novembre.
Il cedolino pensione di dicembre
Il calo di dicembre torna ad assottigliarsi per tutti, perché non serve più il debito, ma solo le due rivalutazioni sopra descritte: 2% e 0,2%. Calcolato in base alle diverse categorie di reddito. L’aumento della busta paga di dicembre va dunque dal 2,2%, previsto per chi ha una pensione pari a 4 volte il minimo, allo 0,15% per chi ha una pensione superiore a 35.000 euro annui.