Secondo l’ISTAT le nostre esportazioni non sono andate così bene, almeno dai dati di agosto 2022 e analizzati dall’Istituto di Statistica italiano: le importazioni sono aumentate (+4,2%) e diminuite le esportazioni (-3,6%) con un calo delle vendite i per i mercati extra UE (-6,9%) e per le aree UE (-0,5%).
Per il trimestre giugno-agosto 2022, rispetto al precedente, le esportazioni sono aumentate del 3,4% e le importazioni del 9,5%
Dal Report ISTAT: “Ad agosto 2022, le esportazioni sono cresciute del 24,8% su base annua in termini monetari e dell’1,3% in termini fisici. L’incremento del valore delle esportazioni riflette un significativo incremento delle vendite sia verso l’area UE (+27,6%) che verso i mercati extra UE (+22,1%). Le importazioni hanno registrato un trend in crescita del 59,1%, molto più intenso per i paesi extra UE (+84,0%) che per i paesi UE (+36,3%)”.
Quali sono i settori che sono andati meglio e quali i peggiori?
Tra i settori che maggiormente contribuiscono all’aumento delle esportazioni: prodotti farmaceutici, chimico-sanitari e botanici (+72,9%), prodotti petroliferi raffinati (+88,0%), alimentari, bevande e tabacco (+22,7%), automobili e attrezzature. apparecchiature non comprese in altri gruppi (+13,6%) e prodotti e sostanze chimiche (+29,1%). In termini annui, il maggior contributo all’incremento delle esportazioni nazionali è dato da: USA (+43,1%), Francia (+26,4%), Germania (+17,1%), Spagna (+36,6%) e Turchia. (+72,8%). Continua il calo delle esportazioni verso la Russia (-16,4%).
Il trend di crescita delle esportazioni (+22,1%) nei primi otto mesi del 2022 è dovuto, in particolare, all’aumento delle vendite di prodotti farmaceutici, chimico-medicali e botanici (+47,3%), metalli base e prodotti metallici, non compresi macchinari e attrezzature (+22,0%), prodotti petroliferi raffinati (+109,3%), sostanze e prodotti chimici (+28,0%) e alimenti, bevande e tabacco (+20,0%). Ad agosto 2022 il deficit commerciale era di -9.569 milioni di euro, a fronte di un saldo positivo di 1.015 milioni dello stesso mese. Il deficit di risorse energetiche ha raggiunto 11.864 milioni in termini assoluti (un anno prima era -3.487 milioni). La bilancia commerciale positiva dei beni non energetici è stata ridotta a 2.295 milioni dai 4.502 milioni di agosto 2021.
Ad agosto 2022 i prezzi all’importazione sono aumentati del 3,0% m/me del 23,7% a/a (+21,2% a luglio).
Negli ultimi tre mesi, la dinamica economica resta positiva
La crescita anno su anno delle esportazioni riflette un aumento sostenuto del valore medio unitario ed è principalmente guidata da maggiori vendite di beni di consumo non durevoli, che spiegano oltre un terzo dell’aumento delle esportazioni nazionali.
Per quanto riguarda le importazioni, continua ad essere importante l’intensa tendenza al rialzo dei prezzi del gas naturale, in primis, e dell’energia elettrica. Il deficit energetico si allarga ancora, sfiorando i 12.000 milioni di dollari in termini assoluti e, sebbene riduca l’eccedenza negli scambi di prodotti non energetici, contribuisce a un deficit commerciale di quasi 10.000 milioni di dollari. L’aumento ciclico e l’accelerazione dell’aumento annuale dei prezzi all’importazione in agosto è dovuto principalmente a un forte aumento dei prezzi del gas naturale nei paesi al di fuori dell’area dell’euro.