Il PNRR non solo è un risorsa diretta per i fondi e i bandi ma sta anche creando numerosi posti di lavoro: infatti oltre 1000 assunzioni saranno fatte nei piccoli Comuni grazie al ivia libera al Dpcm che ripartisce il Fondo assunzioni nei piccoli Comuni in seguito alla Conferenza Stato-città e autonomie locali.
ok al Dpcm che ripartisce le risorse per le nuove assunzioni nei comuni con meno di 5mila abitanti
Il Decreto infatti stanzia un fondo appalto di 30 milioni di euro destinato a rafforzare la capacità amministrativa dei comuni minori coinvolti nell’attuazione delle attività PNRR.
L’obiettivo è supportare 760 amministrazioni locali con una popolazione inferiore ai 5.000 abitanti nella realizzazione di progetti di Recovery Plan, appaltando oltre 1.000 risorse che rafforzeranno la capacità amministrativa dei singoli enti. Circa 1.026 dipendenti a tempo pieno, anche part-time, con vari ritardi temporanei durante l’esecuzione dei progetti e, comunque, al più tardi entro il 2026. Si segnala inoltre che, non essendo state stanziate tutte le risorse finanziarie, una maggiore distribuzione potrà essere effettuata nel caso in cui altre amministrazioni richiedano fondi.
Posti di lavoro e formazione nel digitale
Ma non finisce qui, arrivano anche risorse per migliorare le competenze digitali e l’occupazione di donne e giovani NEET.
Con la pubblicazione dei primi due bandi, prende quindi ufficialmente il via la Fondazione Repubblica Digitale, un’innovativa alleanza tra il Ministro dell’Innovazione Tecnologica e della Transizione Digitale, il Ministro dell’Economia e delle Finanze e Acri.
Iniziativa lanciata nell’ambito degli obiettivi del PNRR relativi alla digitalizzazione della pubblica amministrazione e digitalizzazione della cittadinanza, basata sulla realizzazione di progetti volti all’apprendimento e all’inclusione digitale con la partecipazione di ragazzi, donne, disoccupati e inattivi. Inoltre, l’obiettivo è identificare le iniziative formative più efficaci per migliorare le competenze digitali e impiegare efficacemente i beneficiari. Il Fondo per la Repubblica Digitale ha un totale da investire di 350 milioni di euro stanziati fino al 2026, importo generato da versamenti di Fondazioni bancariea cui sarà riconosciuto il credito d’imposta.