Il factoring è un mercato in crescita, ma ancora poco conosciuto dalle aziende del Belpaese, nonostante possa rappresentare lo strumento principale per le aziende in questo periodo di stress dei prezzi e crisi di liquidità. Questa formula di cessione di debitori commerciali, che può spaziare dalle classiche fatture anticipate a forme più complesse che prevedono anche la cessione dei rischi, può essere un potente strumento per le imprese piccole e medie.
Factoring contro la crisi del credito
Il factoring è cresciuto proprio perché l’economia ha attraversato momenti difficili, e anche crisi reali, in cui c’era un’adeguata quota di credito. Nel 2008 il mercato del factoring valeva 120 miliardi di dollari, nel 2019 ha raggiunto i 255 miliardi di dollari ed è cresciuto del 14% lo scorso giugno. Le stime a fine anno sono di circa 290.000 milioni di euro.
La crescita del mercato nel 2022 è dovuta a diversi fattori di crisi (guerra, materie prime costose, inflazione, parità euro-dollaro), poiché le aziende faticano a mantenere i livelli di produzione.
Un’alternativa naturale alla crisi del credito
Dopo l’inasprimento monetario della BCE negli ultimi mesi, il denaro vale di più. I tassi si crede stiano tornando al loro corso naturale, erano innaturali quando erano a zero. Forse il cambiamento è avvenuto molto rapidamente, ma alla fine il risultato è che il valore del denaro è tornato a livelli normali. D’altra parte, ci sono elementi che in tempo di crisi spingono le aziende al factoring.
Strumenti di factoring per le piccole e medie imprese
In tempi come questi, molti stanno sperimentando un deterioramento dei rating aziendali (una misura della forza delle società utilizzate nei mercati finanziari) e trovano più difficile del solito accedere al credito. Con l’aiuto del reverse factoring, puoi ottenere un prestito utilizzando il rating del tuo debitore. Questa è un’operazione di finanziamento della filiera che inizia con il debitore. Se quest’ultimo ha un buon rating, prevede un tetto a cui i fornitori possono accedere, scegliendo magari solo quelli strategici. Quindi le piccole e medie imprese non spendono la loro solvibilità, questo le rende un grande debitore.
Ci sono fondamentalmente quattro opzioni che il factoring offre alle aziende:
- gestione del credito (il fornitore trasferisce il prestito alla banca);
- copertura del rischio (operazione pro soluto, il cedente trasferisce la responsabilità del credito alla banca);
- finanziamento (liquidità associata alla copertura del rischio);
- deconsolidamento (driver della crescita esponenziale).
Il suggerimento di Illimity aggiunge un elemento: Anticipiamo parte dei contratti con i fornitori, la banca anticipa i contratti che fanno da ponte alla fatturazione.