Voci di spesa per reddito e calcolo delle imposte quando c’è una differenza del 20% tra spese e entrate
Nel 2022 ricompare alla ribalta il Redditometro, strumento che individua elementi indicativi di solvibilità dai quali si può avviare un controllo fiscale, sempre più protagonista di indagini volte a ridurre questa galoppante evasione (questo è anche l’obiettivo del PNRR) quella più clemente esecutiva i metodi non possono mitigare.
Nel luglio dello scorso anno è entrato in vigore anche un nuovo strumento Vera (software di verifica del bilancio) basato sull’intelligenza artificiale, con il quale è possibile ottenere liste campione da utilizzare nelle attività di verifica dell’Agenzia delle Entrate. 22 DL sn. 78/2010 (modifica dell’art. 38 DPR n. 600/73) consente misure di controllo e ricostruzione della stima del reddito di ciascun contribuente confrontando quanto dichiarato (secondo i dati dell’Anagrafe Tributaria) con quanto effettivamente speso.
In pratica, l’Agenzia delle Entrate può determinare sinteticamente il reddito di un contribuente in base al suo potere d’acquisto. Se c’è una differenza del 20% tra le entrate dichiarate e le spese sostenute, possono essere avviati controlli.
Voci di spesa controllate
Per quanto riguarda le voci indicative dell’intensità di spesa e del contenuto induttivo, l’elenco delle voci di spesa analizzate dall’Agenzia delle Entrate, riportate nella Nota esplicativa della Delibera IEF con tutti i dettagli e le regole di lavoro, risale alla seguente macro-categoria: consumi (cibo, bevande, abbigliamento e calzature), alloggio, carburante ed energia, mobili, elettrodomestici e servizi, salute, trasporti, comunicazioni, istruzione; ricreazione, cultura e giochi, altri beni e servizi), investimenti (immobili e titoli) e spese di trasferimento.
La ripartizione delle diverse voci di spesa è dunque ampia: dai beni di consumo (alimentari, abbigliamento, elettrodomestici, mobili, stoviglie) ai mutui, agli affitti, ai servizi pubblici e ai lavoratori domestici, dai medicinali e le visite mediche alle automobili e alle moto. (assicurazione, bollo, pezzi di ricambio), da barche, camper e aerei (sempre nel rispetto di tutte le spese sostenute, compresa assicurazione bollo, rimessaggio) al trasporto pubblico, dalla telefonia all’istruzione e al tempo libero (compresi pagamenti e sport), da previdenziali e assicurative per bellezza e cura della persona (parrucchieri), accessori, viaggi.
Sono incluse anche voci come le indennità periodiche per i coniugi. C’è anche un capitolo separato per il risparmio e gli investimenti. La digitalizzazione delle banche dati e l’ampliamento delle transazioni tra questi archivi informativi, associata all’utilizzo di tecnologie di intelligenza artificiale per aumentare l’efficacia del controllo, rendono le attività fiscali nel 2022 sempre più selettive e mirate. In ottemperanza al DM 28 giugno 2022, una nuova analisi dei rischi basata sul rapporto tra banche dati consente di individuare i “contribuenti a rischio evasione fiscale”, ai quali le comunicazioni devono essere inviate in tutto il mondo con proposta di regolarizzazione spontanea entro 30 giorni.
L’Agenzia delle Entrate può valutare anche diverse voci di diversa capacità contributiva, se sono disponibili dati relativi ad altre voci di spesa sostenute dal contribuente
Alcuni importanti chiarimenti: tutte le spese si riferiscono alla persona fisica a cui si riferiscono in base ai dati dell’Anagrafe Tributaria. Le spese sostenute dal coniuge e dai familiari a carico sono a carico del contribuente. Non si considerano invece imputabili ad una persona fisica le spese derivanti da beni e servizi connessi esclusivamente ed effettivamente ad un’attività commerciale o all’esercizio di arti e professioni, purché tale circostanza risulti chiara dalla relativa documentazione.