Donne pagate meno degli uomini? Esistono Paesi in cui ciò non accade. Scopriamo quali sono grazie ad uno studio Blacktower
I migliori paesi classificati in base all’equità retributiva di genere in relazione alla retribuzione e al costo della vita vengono studiati grazie ai dati raccolti da Blacktower.
Lo studio che è diventato una classifica contro il gender gap
Un nuovo studio Blacktower presenta una classifica dei paesi più o meno virtuosi in termini di parità retributiva tra uomini e donne, e analizza anche il costo della vita rispetto all’importo degli stipendi.
Secondo la metodologia adottata, l’Italia è al sesto posto tra i 29 paesi analizzati in termini di parità di genere nelle retribuzioni, ma ha un alto costo della vita.
Cosa accade nel Belpaese
Il nostro Paese è quarto per stipendio (4,2%), ma ha un costo medio della vita pari a 755,38 euro al mese a persona.
A complicare lo scenario nazionale c’è un alto tasso di disoccupazione dell’8,1% (secondo gli ultimi dati Istat) e la disoccupazione delle madri nella fascia di età 25-54 anni, che raggiunge il 42,6%.
Pagare l’equità e il costo della vita: i primi dieci
Confrontando i dati tra il divario retributivo di genere (dati Eurostat) e il costo della vita (database Numbeo), ecco come appaiono i primi dieci.
- Romania
- Polonia
- Slovenia
- Bulgaria
- Portogallo
- Italia
- Spagna
- Croazia
- Cipro
- Lituania
La classifica dei Paesi UE
Sul podio dei paesi europei con il divario salariale e il costo della vita più bassi ci sono Romania, Polonia e Slovenia.
Seguono Bulgaria e Portogallo, dove un divario retributivo di genere più elevato è compensato da un costo della vita molto basso è una buona vivibilità.
D’altra parte, ci sono paesi come il Lussemburgo dove il divario è molto basso ma il costo della vita è particolarmente alto. Molti servizi ma anche un tenore della vita più elevato.