La vitamina B12, o cobalamina, è fondamentale per vari processi fisiologici come la formazione dei globuli rossi, tanto da essere il fattore antianemico più noto
Il tuo corpo infatti non è in grado di sintetizzare la vitamina B12, ma deve ottenerla dal cibo. Chi non mangia carne o segue una dieta vegana può soffrire di carenza di vitamina B12. Infatti si trova quasi esclusivamente nei prodotti animali. La principale funzione biochimica della vitamina B12 è quella di garantire la replicazione del DNA e dell’RNA (insieme all’acido folico), che consente il rinnovamento cellulare. Partecipa anche alle reazioni di isomerizzazione nel metabolismo di molte molecole. Pertanto, questo tipo di reazione chimica è importante per lo sviluppo e la produzione di energia.
Come influenza la salute
La vitamina B12 è essenziale per lo sviluppo ottimale dei globuli rossi e partecipa al metabolismo dell’omocisteina. Infatti converte questo aminoacido, il cui eccesso può causare danni cardiovascolari, in metionina, un aminoacido innocuo, che riduce il rischio di infarto.
Inoltre è importante per le funzioni del sistema nervoso centrale e per la sintesi di dopamina e noradrenalina. Questi ultimi sono composti prodotti dalle ghiandole surrenali in risposta a situazioni di stress psicologico ed emotivo. Alimenti ricchi di vitamina B12.
La vitamina B12 è sintetizzata in natura da pochi microrganismi ed è praticamente assente dalle fonti vegetali, fatta eccezione per i microrganismi presenti in superficie (si trova ad esempio nei cereali da colazione, ma solo 1mcg/100g), mentre le fonti animali sono ricche.
Dove si trova la vitamina B12
È anche sintetizzato in parte dalle alghe e si trova in piccole quantità negli integratori o negli alimenti fortificati usati dai vegani per integrare la loro dieta.
In 100 grammi di prodotto troverai:
Fegato (23 mcg/100 g).
Pesce azzurro (3 mcg/100 g).
Aringa (13 mcg / 100 g).
Salmone (16 mcg / 100 g).
Uova (7 mcg/100 g di tuorlo).
Manzo e agnello (2 mcg/100 g).
Latte e derivati (2 µg/100 g).
Assorbimento della vitamina B12
L’assorbimento della vitamina B12 avviene nell’intestino, ma solo dopo essersi legato al fattore interno di Castle, prodotto nello stomaco: questa combinazione vitamina-fattore permette l’interiorizzazione di una vitamina che da sola non può attraversare la barriera intestinale.
Per questo motivo la carenza di B12 non è sempre primaria, cioè a causa del suo basso apporto, ma può dipendere anche da fattori secondari come cambiamenti genetici che possono portare ad una carenza del fattore intrinseco o malattie intestinali come il morbo di Alzheimer. Morbo di Crohn, celiachia o possibili malattie intestinali, resezioni che portano a un inevitabile malassorbimento.