Il governo continuerà a sostenere ancora per un po’ gli italiani che si recano a fare carburante. Ma a fine agosto dovremo fare i conti soprattutto per fare il pieno
Cari italiani godiamoci ancora per un po’ il sostegno del governo perché come dice una nota poesia “del domani non c’è certezza” e il prezzo del carburante potrebbe essere ancora più pesante di oggi. A darci ulteriore tempo per lo stop dell’incentivo sui carburanti sono il ministro dell’Economia e delle Finanze, Daniele Franco e il ministro della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani che hanno firmato il decreto interministeriale per lo sconto di 30 centesimi su benzina e diesel prorogato al 21 agosto in Italia.
Cosa dice il decreto? Ci sarà quindi fino a fine agosto il taglio di 30 centesimi al litro per benzina, diesel, gpl e metano per autotrazione.
Intanto il presidente del Codacons Carlo Rienzi fa un pochino di conto intasca agli automobilisti italiani: “Siamo in presenza di una emergenza nazionale e il Governo non sembra pronto ad adottare misure di contrasto. I rincari delle ultime settimane si registrano nonostante il sensibile calo delle quotazioni del petrolio, oggi attorno ai 112 dollari al barile, a dimostrazione delle speculazioni che interessano i prezzi dei carburanti. Per questo ci siamo rivolti con un esposto all’Antitrust e a 104 Procure della Repubblica di tutta Italia, e attendiamo con fiducia l’apertura di nuove indagini da parte della magistratura volte ad accertare possibili illeciti sui listini alla pompa”.
Secondo il Codacons, che diffonde i numeri sul costo effettivo che gli italiani hanno dovuto pagare a causa del caro-carburante e alla luce del fatto che oggi un litro di verde costa il 28,5% in più rispetto allo stesso periodo del 2021, e per un pieno di benzina occorre sborsare circa 23 euro in più, il caro carburante è davvero un’emergenza non da sottovalutare. Va peggio per il gasolio, il cui prezzo sale del 37,5% su base annua con un maggiore costo per il pieno di 27,7 euro. Considerata un’auto di media cilindrata, una famiglia spende oggi 552 euro in più all’anno per i rifornimenti di benzina, e addirittura +664 euro annui per quelli di gasolio.