Dal rapporto dello Csel, Centro Studi Enti locali emerge che ben 5.450 comuni italiani sono stati beneficiari del 5 per mille accreditato lo scorso 6 luglio
La maggior parte degli italiani sceglie per il suo 5 per mille il mondo della ricerca e del terzo settore, ma molti hanno scelto anche di devolverlo ad enti locali per una somma pari a 13 milioni e 267.091 euro. Una piccola somma che ammonta a poco più di un quinto di quanto devoluto alla sola Fondazione Airc per la ricerca sul cancro che ha beneficiato di circa 68 milioni, ma comunque importante.
Una scelta che ha premiato però maggiormente i comuni negli anni precedenti, perché proprio questo anno complessivamente le donazioni destinate a sostenere i servizi sociali del proprio comune di residenza sono calate del 17% , quando a godere delle risorse provenienti dal 5 mille erano state 967 amministrazioni in più (6.417) e la somma ripartita era stata complessivamente pari a 16 milioni e 43.767 euro.
In media gli enti locali italiani scelti per il 5 per mille hanno ricevuto solo 2.434 euro (contro i 2500 dell’anno precedente), chiaramente con enormi differenze legate sia ai redditi medi dell’area che al numero di abitanti. Hanno superato quota 20mila euro solo 49 comuni, contro i 69 dello scorso anno.
Ad incassare più risorse: Milano con poco meno di 390mila euro (-50mila rispetto all’anno precedente), seguita da Roma, con 324.447 euro contro i 396mila dell’anno precedente e da Torino, cui sono state devolute 144.285 euro contro i 165mila dell’anno precedente.
Bologna si è invece classificata quarta ed è stata destinataria di 95.455 euro (16mila in meno rispetto all’anno prossimo). Il quinto posto spetta invece a Valdagno, un comune con meno di 30mila abitanti in provincia di Vicenza, che con i suoi 83.177 euro, che ha superato città come Verona (78mila), Firenze (76mila), Genova (76mila) e Napoli, passata dal quinto al nono posto con i suoi 73.635 euro (-19mila rispetto all’anno scorso). Segue Venezia con 66.085 euro.