Sul tanto dibattuto tema del salario minimo interviene Beppe Grillo sul suo blog in un post sul salario minimo dal titolo ‘9 Euro, la soglia di dignità’
Cosa scrive il leader dei pentastellati? Beppe Grillo parte da un indagine quantitativa: “In Italia ci sono 4,5 milioni di lavoratori che guadagnano meno di 9 euro lordi all’ora, 2,5 milioni non arrivano a 8 euro e circa 400 mila persone hanno salari così bassi da doverli integrare col Reddito di cittadinanza (Dati Inps). Milioni di persone che, pur lavorando, sono povere. Persone che per sbarcare il lunario tra inflazione e caro bollette, devono applicare leggi fisiche quantistiche! Sotto i 9 euro ci sono il 38% dei giovani, il 16% degli over 35 anni, il 21% degli uomini e il 26% delle donne, e i settori di attività più esposti sono il turismo, la ristorazione, la logistica, i beni e le attività culturali, le attività di cura e di assistenza alle persone. Attualmente il salario minimo esiste in 21 paesi su 27 dell’Unione Europea. Non c’è nel nostro paese e in Danimarca, in Finlandia, Austria, Svezia e Cipro. Si va dai 332 euro mensili della Bulgaria ai 2.257 euro mensili del Lussemburgo”.
Per ora quindi solo dati di fatti ma ci si aspetta un dialogo più acceso da questa compagine politica che nelle passate elezioni ha fatto del tema del “lavoro” con il “reddito di cittadinanza” il suo cavallo di battaglia. Buone le idee ma strutturalmente non capaci di creare posti di lavoro o percorsi per il reinserimento nel mondo del lavoro: siamo in attesa di comprendere il mondo politico come si muoverà sul tema in una fase storia in cui l’inflazione è all’8% e il potere d’acquisto degli stipendi non è mai stato così basso. Il Belpaese è in attesa soprattutto in un momento storico in cui energia e il costo dei prodotti del carrello della spesa stanno impoverendo gli italiani.