Lievitano i prezzi al supermercato e “vittime” dei rincari la famiglie. Questa volta ad aumentare i prezzi di Olio di girasole, burro e pere. La torta di pere costerà di più? non solo. L’Unione Nazionale Consumatori ha analizzato i dati dell’Istituto Nazionale di Statistica per stilare la classifica dei prodotti alimentari che a maggio hanno registrato i maggiori rialzi annui
L’inflazione dei prezzi che sembrava essere causata dal Covid, da un fenomeno passeggero e, si è trasformata invece in una situazione destinata a non finire e a colpire anche beni di prima necessità e prodotti fondamentali per la Dieta mediterranea tanto amata nel Belpaese. Dovranno forse cambiare le loro abitudini a tavola gli italiani? non lo sappiamo ancora ma intanto aumenta l’Olio di girasole. Era già stato il protagonista di importanti rialzi e il suo prezzo non si assesta anzi è protagonista di un nuovo record dei rincari infatti cresce del 70,2% rispetto a maggio 2021. Ad influire sicuramente l’effetto della guerra in Ucraina e il blocco dell’import. Dopo l’olio anche il burro che aumenta del 23,3%. Il terzo posto del podio spetta alle pere che salgono del 22,9% in un anno.
Quali sono gli altri prodotti del carrello della spesa che hanno subito rincari? Al quarto posto l’oro rosso del mezzogiorno italiano ovvero i Pomodori (che si aggiudicano il +20,6%).Segue la pasta (fresca e secca) che arriva a +20,5%. Seguono la farina (+18,7%), il pollame, che costa il 13,8% in più, la margarina (+12,8%), i meloni e i cocomeri (+12,6%). Anche le uova subiscono un’importante rincaro (+12,3%). Ma non è finita si segnalano anche ulteriori aumenti dei prezzi di vegetali (+11%), gelati (+11%), del pane confezionato (+10%) e anche del pane fresco (+9,4%).
Sono aumentati i prezzi ma non gli stipendi e ci si chiede quanto influenzerà tutto questo sull’economia delle famiglie abituate a fare la spesa con un “conto im media molto più leggero”.