L’Unione Europea revoca l’obbligo di indossare la mascherina negli aeroporti e sui voli da lunedì 16 maggio, ma restano in vigore le restrizioni imposte dai singoli Stati, quindi in Italia l’obbligo FFp2 continua ad applicarsi sia sututti i voli nazionali che su voli da e per l’estero.
L’allentamento è stato riferito dall’EASA (European Union Aviation Safety Agency) e (European Center for Disease Presentino and Control), il cui direttore Andrea Ammon ha spiegato: in linea con la raccomandazione dell’UE, se non in contrasto con le più severe normative nazionali, la mascherina non sarà più utilizzata è non sarà obbligatoria in aeroporto e sugli aeromobili, sia per i passeggeri che per l’equipaggio. Tuttavia, i passeggeri, ricorda il direttore esecutivo dell’EASA Patrick Key, hanno il dovere di comportarsi in modo responsabile, rispettare le scelte degli altri e indossare dispositivi di protezione individuale se starnutiscono o tossiscono. Insomma, le autorità europee non richiedono più l’uso della mascherina, ma raccomandano prudenza e senso di responsabilità, visto che la pandemia di Covid non è più in stato di emergenza, ma il rischio contagio continua a sussistere.
Vanno poi seguite le regole della compagnia aerea, che potrebbe comunque richiedere l’uso della mascherina anche se non è richiesta dai rispettivi paesi di origine e di destinazione. Ryanair, ad esempio, prevede l’uso obbligatorio della mascherina sui voli da e per i 15 paesi dell’UE che la prevedono (Italia, Francia, Germania, Grecia, Malta, Spagna, Portogallo, Paesi Bassi, Austria, Lettonia, Cipro, Lituania, Repubblica Ceca, Lussemburgo, Estonia), lasciando l’uso facoltativo per il resto. ITA Airways ha inoltre confermato il requisito della mascherina FFP2/KN95/N95 da più di 6 anni, cambiando la mascherina ogni 7/8 ore di volo. Per quanto riguarda l’Italia, la mascherina è obbligatoria in tutti i mezzi di trasporto, compresi aerei, nazionali ed internazionali. Nello specifico, la FFP2 deve essere portata fino al 15 giugno. Pertanto, deve essere utilizzata su tutti i voli nazionali e internazionali.
Lo stesso principio (rispettare le regole dei paesi di origine e di destinazione) vale anche per il Green Pass, che è ancora obbligatorio in alcuni paesi e non in altri. Per chi viaggia, il Green Pass è valido in Italia (fino al 31 maggio), in Germania, Francia, Austria, Spagna, Portogallo. Tuttavia, ciò non è richiesto per Danimarca, Norvegia, Svezia, Irlanda, Croazia, Slovenia, Grecia, Paesi Bassi, Repubblica ceca, Slovacchia, Romania, Bulgaria, Estonia, Lettonia, Lituania, Islanda, Svizzera e Lussemburgo. Ricordiamo infine che l’Italia ha abolito il PLF (Passenger Location Form), come molti altri paesi: questo tipo di normativa, se è ancora in vigore, in genere necessita di essere aggiornata nel breve termine, quindi è importante verificare le regole prima di partire per paese di destinazione.