L’emergenza non è ancora finita, ma l’ISTAT pubblica già i primi dati riferiti alle imprese nel Report “SITUAZIONE E PROSPETTIVE DELLE IMPRESE DOPO L’EMERGENZA SANITARIA COVID-19″. Oltre l’80% delle imprese auspicano di trovarsi in una situazione di solidità entro metà del 2022: in completa solidità il 41,3% e in parziale solidità il 39,5%. Poco più del 3% si giudica invece gravemente a rischio.
Sul sito web dell’Istituto di Statistica italiano si può leggere i Report completo, ma possiamo già dare la prima notizia sull’analisi dei dati che concernono le imprese italiane post emergenza covid-19. A novembre è stata condotta infatti la terza edizione della rilevazione speciale in cui emerge che: “In chiusura 2021 il sistema delle imprese recupera solidità. . Poco più del 3% si giudica invece gravemente a rischio. Il 9,4% delle imprese ha aumentato il personale nella seconda metà del 2021 mentre un altro 12,1% sta assumendo. Ma tra queste quasi i due terzi segnalano difficoltà a reperire le competenze necessarie… Il 13,6% delle imprese che hanno dichiarato di non aver aumentato il personale dell’impresa (il 12,1% del totale delle imprese con almeno 3 addetti), ha poi affermato di essere, alla fine dello scorso anno, in fase di acquisizione di risorse. Anche in questo caso l’incidenza è risultata più elevata tra le imprese dell’industria in senso stretto e delle costruzioni (rispettivamente 17,0 e 17,3%), mentre ha interessato il 10,8% delle imprese del commercio e il 12,8% degli altri servizi. In particolare, oltre al comparto della
costruzione di edifici ed ingegneria civile, si osserva una frequenza di assunzioni relativamente più elevata in settori come la chimica e farmaceutica, in quello della meccanica, nella produzione di software e la consulenza informatica”.
Cosa potrebbe essere d’ostacolo a questo dato? Per quasi un quarto delle imprese i fattori di rischio per la crescita sono l’indebolimento della domanda e gli ostacoli nell’acquisire gli input produttivi. Dato positivo anche per quanto riguarda l’occupazione: “Il 9,4% delle imprese ha aumentato il personale nella seconda metà del 2021 mentre un altro 12,1% sta assumendo. Ma tra queste quasi i due terzi segnalano difficoltà a reperire le competenze necessarie”.