La felicità ha 22/23 gradi: Lo dicono numerosi studi scientifici. La primavera perenne fa bene al cuore e all’umore
Lo dicono gli psicologi delle università di Melbourne e di Pechino che hanno condotto uno studio che ha analizzato 1,66 milioni di persone in Cina e negli USA. Le persone che vivono in ambienti “di eterna primavera”, dove il clima è è di 22/23 gradi sono più socievoli, coscienziose, emotivamente stabili ed estroverse in misura maggiore rispetto a chi vive in luoghi più freddi o più caldi.
Samuel Gosling, uno degli autori dello studio ha spiegato: “Gli esseri umani, in quanto specie a sangue caldo, hanno un bisogno basilare di comfort termico. A una temperatura gradevole ci si sente quindi incoraggiati a uscire all’esterno, dove aumentano le interazioni sociali e le nuove esperienze. Al contrario, se fa troppo caldo o troppo freddo si esce di meno, quindi ci sono minori probabilità di incontrare altre persone. Il tasso di umidità e i livelli di vento non sembrano avere molta influenza sui tratti della personalità, e lo studio indica in 22 gradi la temperatura che ci rende più amichevoli, stabili nelle nostre emozioni e pronti per nuove esperienze”.
occorre però fare una precisazione: i ricercatori hanno sottolineato che lo studio compara le personalità di coloro che vivono a temperature differenti, ma non prova che siano le temperature stesse a causare i cambiamenti di personalità.
Ma molti sono gli ingredienti che ogni giorno sono oggetto degli studi sulla felicità, come ad esempio mangiare in compagnia, il fare sport, mangiare dei cibi piuttosto che altri, diventare anziani e scoprire che la felicità inizia ad 85 anni. Nessuno per il momento ha la ricetta magica. Ma potrebbe essere come scrisse Albert Einstein su un biglietto consegnato ad un corriere di Tokyo al posto di una mancia? «Quando c’è una volontà, esiste una via».