Tutto iniziò con ben 218 articoli, ma al capolinea la Manovra 2022 ha chiuso con 1 articolo e 1013 commi
Da palazzo Chigi arriva la svolta, la Manovra 2022 infatti arriva al taglio del nastro per effetto dell’ormai inevitabilmente approvazione della legge di bilancio con voto di fiducia su un maxi emendamento.
I 1013 commi riguardano numerose tematiche: dalla riforma dell’irpef (anche se si tratta solo di un primo passaggio) al vaccino contraccettivo Gonacon per affrontare l’emergenza cinghiali.
Nuove regole e nuovi dibattiti per questa Manovra che ha seguito un iter inaspettato e senza precedenti.
L’iter parlamentare si è svolto con le votazioni degli emendamenti in un’unica seduta che è durata ben 14 ore in commissione Bilancio a palazzo Madama.
Gli accordi tra gli esponenti del mondo politico sono stati numerosi è svolto in modo differente con riunioni che si sono susseguite, dentro e fuori il parlamento, fino all’ultimo momento.
Il tutto è poi capitolato con una votazione nel periodo natalizio e con il via libera arrivato last second. In attesa per la riunione dei deputati per la parola fine sulla legge di bilancio.
Le nuove regole
Nel 2022 modificati scaglioni e aliquote IRPEF e IRAP.
Quattro sono le nuove aliquote (23%, 25%, 35%, 43%)con il bonus di 100 euro per i redditi fino a 15.000 euro (primo scaglione Irpef) e di 1.200 euro per i redditi tra 15.000 euro e 28.000 euro (secondo scaglione). Occorre dire addio all’Irap per imprenditori individuali e professionisti.
Altro grande protagonista della Manovra 2022 è il Superbonus al 110% valido per tutti, mentre gli incentivi al 50% e al 65% e le relative maggiorazioni sono prorogati fino al 2024. Gli incentivi al 110% sono estesi al 2023 per i condomini e gli Iacp, con riduzione al 70% nel 2024 ed al 65% nel 2025. Gli incentivi per le facciate sono confermati anche nel 2023 ma al 60%.
Le aziende con almeno 250 dipendenti che intendono con il licenziamento minimo di 50 dipendenti dovranno seguire alcune regole anti delocalizzazione ovvero dare comunicazione ai sindacati di categoria, alle regioni interessate, al ministero del Lavoro, al ministero dello Sviluppo economico e all’Agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro e poi entrò 60 giorni di tempo devono elaborare un piano per limitare le ricadute occupazionali ed economiche.
La manovra 2022 contiene numerose altre tematiche che appronteremo in ulteriori approfondimenti.