Un live streaming promosso da Novartis oggi per comprendere come l’ambiente urbano incide sulla salute agendo su diversi livelli. Oggi in diretta sul portale di Adnkronos si è parlato di questa tematica con gli esperti Dott. Lorenzo Cecchi, presidente eletto Associazione Allergologi, Immunologi Italiani Territoriali e Ospedalieri (AAIITO), Diego Bagnasco, Medico Chirurgo, Specialista in Malattie dell’Apparato Respiratorio, Prof. Andrea Lenzi, presidente Health City Institute e Presidente del Comitato Nazionale per la Biosicurezza, le Biotecnologie e le Scienze della Vita (Cnbbsv) della Presidenza del Consiglio dei Ministri
L’ambiente urbano incide sulla salute a diversi livelli, dall’esposizione della popolazione a fattori di rischio associati ad ambienti fisici inadeguati ai cambiamenti sociali che alterano il comportamento, lo stile di vita e l’alimentazione delle persone. Nelle città si stanno diffondendo malattie infettive (non ultimo il Covid) e, soprattutto, si innescano meccanismi (diete sedentarie) che aumentano il rischio di malattie croniche non trasmissibili: diabete, broncopneumopatia cronica ostruttiva (Bpco), obesità e malattie cardiovascolari.
Per invertire questa tendenza è necessario ripensare subito agli stili di vita e ridisegnare gli spazi urbani per rispondere alle domande di salute dei cittadini di oggi (in linea con il principio chiave di prossimità del PNRR), ma guardando al futuro, evitando catastrofici impatti ambientali sulla salute. Per questo si parla di salute urbana, perché le città sono il contenitore delle domande dei cittadini, ma anche il motore che sta guidando i grandi cambiamenti della storia.
La combinazione di salute e ambiente dovrebbe essere fondamentale per l’intero processo di pianificazione urbana, anche alla luce della nuova enfasi sulla salute condivisa nel PNRR. E quando si tratta di pianificazione e pianificazione urbana, i decisori svolgono un ruolo strategico. Il binomio salute-ambiente è la chiave che deve guidarci nel futuro ma anche nelle decisioni del presente anche alla luce della nuova attenzione ai temi di One Health nel PNRR.