Uno sport che aiuta l’ambiente e che fa bene alla salute
Aiutare l’ambiente facendo sport, entrando in contatto con la natura e tenendosi in forma. Qualcuno ha realizzato questo desiderio e gli ha anche dato il nome di plogging, uno sport ecologico che unisce corsa e raccolta della spazzatura. Sebbene iniziative simili fossero già state lanciate in Italia nel 2015, sulla carta l’idea appartiene allo svedese Erik Alström, che nel 2016 ha deciso di unire formalmente fitness ed ecologia. La nuova attività è stata accolta con entusiasmo, tanto da passare da semplice hobby nel tempo libero a vera e propria competizione.
Proprio in Italia si è tenuto il primo Campionato Mondiale di Plogging, organizzato dall’Associazione Internazionale per la Comunicazione Ambientale e dalla cooperativa Erica. L’evento si è svolto nella memorabile cornice della Val Pellice piemontese, dove corridori dilettanti e professionisti si sono sfidati per il titolo di campione del mondo. All’incontro con le Alpi torinesi, 55 atleti hanno camminato lungo le strade e le vie della città, armati di sacchi con microchip, nei quali depositare i propri rifiuti abbandonati. Per otto ore i partecipanti si sono sfidati con entusiasmo e determinazione: i plogger hanno raccolto quasi 800 kg di spazzatura e hanno percorso oltre 1.780 km di piste, in media quasi mezzo chilo di spazzatura per chilometro.
Al termine di tre giorni intensivi, sono state calcolate stime individuali sulla base di tre diversi parametri: distanza percorsa, dislivello positivo e qualità e quantità dei rifiuti raccolti, calcolati convertendo il loro peso in CO2 equivalente. nell’atmosfera. Infine, durante la cerimonia di premiazione, sono stati annunciati i primi campioni del mondo plogging Elena Canuto e Pietro Olokko. Tutti gli atleti che sono saliti sul podio sono stati premiati con medaglie speciali in base alla natura dell’evento, create dall’artista Andrea Sarzi Braga attraverso il riciclaggio dei rifiuti elettronici. Lo sport diventa così una preziosa metafora: impegno e determinazione sono le chiavi per vincere con successo le sfide ambientali. La pianificazione ci ricorda che tutti sono chiamati a dare il loro contributo e, se l’idea viene catturata, le borse che rischiano di essere meno piene taglieranno il traguardo al prossimo lancio.