La difesa dell’ambiente e mesa in campo di filiere ecosostenibili sono al centro del dibattito pubblico e soprattutto delle prospettive delle aziende più lungimiranti: l’impegno della filiera agricola del biogas e del biometano per ottimizzare i processi produttivi rispondono a questa esigenza con l’obiettivo di ricarbonizzare i suoli attraverso pratiche agricole innovative e minor utilizzo di fertilizzanti chimici
Sono queste le principali soluzioni proposte dalla filiera italiana del biogas agricolo durante la prima delle due giornate dell’evento “Biogas Italy – Green possible: Nuove energie per nuovi mercati” , promosso da Cib, consorzio italiano biogas, a Roma.
All’inizio dell’evento il tema è stato spiegato in modo molto chiaro da Piero Gattoni, Presidente di Cib: “La digestione anaerobica rappresenta uno strumento imprescindibile per la transizione agroecologica e indispensabile per il raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione e climatici. Abbiamo aperto l’edizione di quest’anno raccontando la nostra visione di futuro, illustrando le 10 azioni del nostro progetto ‘Farming for Future’ e mettendola a confronto con gli obiettivi e le prospettive prefigurate a livello europeo e nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Con i diversi tavoli di dialogo abbiamo cercato di raccontare non solo come ci sia coerenza di visione, ma anche come il percorso delineato sia raggiungibile. Dopo la prima giornata di lavori è chiaro che per raggiungere gli obiettivi servono: ricerca, formazione, condivisione e comunicazione”.
La prima giornata dell’evento si è aperta con il dibattito tra esperti del settore e mondo politico. Sono intervenuti in presenza o online infatti: Stefano Patuanelli, Ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali, Massimiliano Giansanti, Presidente Confagricoltura, Giorgio Mercuri, Presidente Fedagri, Ettore Prandini, Presidente Coldiretti, Gianmichele Passarini, Presidente Cia Veneto, Stefano Ciafani, Presidente Legambiente, Ermete Realacci, Presidente Fondazione Symbola.
Il Presidente Gattoni ha ribadito che per innescare davvero il cambiamento non occorre pensare in micro ma dare uno sguardo a tutta la filiera, afferma infatti: “Sono convinto che solo un cambio di passo interno al mondo agricolo e industriale, con l’impegno dell’intera filiera e il lavoro di squadra nel diffondere pratiche agricole innovative possano permettere all’agricoltura di trovarsi pronta ad affrontare la sfida climatica. L’esperienza raccontata attraverso i tavoli di dialogo odierni dimostra che il mondo agricolo e imprenditoriale è pronto ad accogliere la sfida”.