La “quarantena” forzata che obbliga in questi giorni gli italiani a restare a casa sta spingendo moltissime persone a comprare online. Dicono i numeri che sono esponenzialmente aumentati gli utenti non abituali che fanno la spesa online, comprensibilmente. Ma visto il tanto tempo libero a disposizione, sono moltissimi anche coloro che stanno acquistando online prodotti non proprio di prima necessità.
Mentre il Governo valuta un aumento delle restrizioni, il grido d’allarme arriva dagli stessi fattorini, che chiedono a gran voce ai consumatori di fare acquisti utili, realmente necessari, ed evitare in questa fase di concedersi lo sfizio di andare a caccia di offerte, per evitare di esporre i fattorini ad inutili rischi di contagio per spostamenti decisamente rinviabili. I dipendenti di diverse aziende di trasporti hanno protestato e incrociato le braccia.
La scelta di Amazon
Amazon, che proprio qualche giorno fa ha annunciato l’assunzione di 100mila lavoratori per essere in grado di far fronte al boom di acquisti, ha deciso di raccogliere almeno in parte le richieste stabilendo di rifornire i magazzini solo di prodotti essenziali, fino al 5 aprile.
In una fase al limite come questa, l’obiettivo è lasciare più spazio possibile a dispositivi davvero necessari ed esporre il meno possibile i corrieri al contagio del Covid-19.
L’elenco dei prodotti “necessari”
Questo l’elenco dei prodotti che Amazon ha deciso di considerare essenziali, e ai quali dunque darà la precedenza: prodotti per la salute e per la cura della casa, prodotti per la cura della persona, cibo, forniture per gli animali, libri.
“Comprendiamo che questo è un cambio di direzione importante per i nostri venditori associati e apprezziamo la loro comprensione per questa temporanea priorità data solo ad alcuni prodotti”, ha spiegato la multinazionale di Bezos.
E gli altri prodotti?
Ciò non significa comunque che Amazon abbia messo al bando la vendita di tutti gli altri oggetti, come vestiti, smartphone o videogame, solo precisa che potrebbero esaurirsi più rapidamente, o che i venditori dovranno spedirli direttamente agli acquirenti, non potendo utilizzare i magazzini.
Dai venditori associati di Amazon proviene circa la metà dei beni venduti. Alcuni di loro potrebbero decidere di smistare i loro prodotti su altre piattaforme, come eBay, Wish o Walmart.
Articolo originale di Quifinanza.it.