Con il loro immenso fascino, simbolo della barca per eccellenza, di amore per il mare, del connubio perfetto tra Oceano e umanità, le barche a vela hanno sempre affascinato intenditori e non. La barca a vela è un tipo d’imbarcazione la cui propulsione è affidata principalmente allo sfruttamento del vento e in cui il motore riveste solo un’azione di supporto specialmente nelle manovre in porto o in caso di rottura vela, vento sfavorevole o mancanza di vento.
Per avvicinarvi a questo mondo fatti di vele, rotte, regate e minuziosi particolari che fanno la differenza, abbiamo deciso di dedicare al tema la prima domenica di agosto. Lo affronteremo in modo sintetico ma completo: In questo articolo in particolare parleremo delle diverse tipologie di barca a vela, procederemo con diversi articoli dedicati a questa mini rubrica parlando di tipologie di vele, faremo un focus sulle tipologie di “derive” per poi concludere con il vademecum per coloro che intendono perdersi nel mondo della “vela”. Quando parliamo di barca a vela esistono un’ampia varietà di dimensioni e impieghi, partendo dalle imbarcazioni a vela leggera di piccole dimensioni per arrivare ai super yacht di grandi dimensioni che permettono di navigare in crociera.
- Cat-Boat (tipologia di barca a vela americana, dalle inconfondibili linee, particolarmente larga e con un albero robusto, piantato alla prua)
- Sloop (imbarcazione a vela con unico albero e strallo di prua)
- Cutter (barca a vela con una randa ed almeno due fiocchi)
- Ketch (italianizzata come checchia, un tipo di barca a vela con due alberi, utilizzata come imbarcazione da diporto o da regata)
- Yawl (imbarcazione a vela con albero e strallo di prua, ma con aggiunta di un albero di mezzana)
- Goletta (tipologia di barca a vela comprensiva di bompresso, più due alberi, e armati con vele auriche)
- Brigantino (barca a vela particolarmente leggera, maneggevole e di piccole dimensioni)