L’incidenza del contagio da Covid è in aumento in quasi tutto il Paese. Il quadro dell’infezione da SARS-CoV-2 è in peggioramento nel Paese, con un tasso positivo dell’1,3% e quasi tutte le regioni e province autonome hanno un rischio moderato di epidemia, in particolare Sardegna, Sicilia, Veneto, Lazio e Campania
La variante Delta, da un lato, e l’aumento delle possibili situazioni di affollamento, dall’altro, configurano lo stesso scenario dello scorso anno ad agosto, con un’allarmante aspettativa di assembramento anticipando in maniera preoccupante l’inversione di tendenza rispetto al confortante calo delle ultime settimane dovuto alle vaccinazioni: ce lo aspettavamo ma non così presto e non così velocemente. In base alle rilevazioni dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS): nelle ultime due settimane il 26,7% dei casi totali ha un’età inferiore a 19 anni, il 62,3% ha una età compresa tra 20 e 59 anni e l’11% ha un’età superiore a 60 anni.
Per questo motivo il governo prevede di cercare soluzioni, ma in maniera meno decisa rispetto ad altri Paesi come la Francia. In Italia la cabina di regia è pensata per valutare gli emendamenti alle attuali misure di controllo del coronavirus che regolano sia il cambio di colore nelle regioni (spostando il peso sulle ospedalizzazioni piuttosto che sui nuovi contagi, così da rendere più solida la zona bianca e ritardare la retrocessione in quella gialla, scenario non più remoto) che l’utilizzo del Green Pass.
L’aumento della circolazione del virus tra i soggetti giovani e, più spesso, asintomatici è particolarmente preoccupante alla luce dei milioni di persone non vaccinate, anche alla prima dose. Fortunatamente, l’impatto della malattia COVID-19 sui servizi ospedalieri è ancora limitato, quindi non sono previste ulteriori chiusure improvvise, ma potrebbe essere solo questione di tempo. Per questo motivo la priorità è ottenere coperture vaccinali per evitare il rischio di nuovi scenari di isolamento e per garantire che il completamento dei cicli vaccinali per tutti i soggetti idonei (dai 12 anni in su) venga effettuato anche quando esistono “limitazioni” tra i più scettici. L’ipotesi più concreta è che entro fine mese un nuovo decreto governativo renda obbligatorio l’utilizzo del Green Pass non solo per cerimonie, grandi eventi, stadi e manifestazioni simili, ma anche per il trasporto pubblico interurbano nazionale come voli e treni. In base ai risultati si parla di rilasciare la certificazione Green Pass solo dopo la seconda dose.