“Per favore, non abbandonare il tuo pesce rosso nel lago in estate”: ecco l’appello di una residente del Minnesota suo account Twitter che riassume la grande emergenza mondiale di questi ultimi anni. L’abbandono del pesce rosso sembra un gesto insignificante ma causa molti danni all‘ambiente perché altera l’ecosistema
“Stanno diventando più grandi del previsto e stanno degradando la qualità dell’acqua”. In allegato al tweet ci sono diverse immagini di enormi pesci rossi che le autorità hanno definito: “spaventosi”. Infatti è questa la parola usata dall’esperto di specie invasive per riferirsi al problema del pesce rosso, che colpisce alcuni laghi in Canada e negli che negli Stati Uniti. Pensiamo di fare un favore ai nostri pesci domestici quando li lasciamo nell’acqua vicino a casa nostra, probabilmente vivranno meglio di prima, intrappolati in piccola ciotola, ma in realtà stiamo facendo un danno all’ambiente.
Il problema, secondo Newsweek, è che si riproducono molto velocemente e di conseguenza vanno per forza sterminati, un procedimento che non costa poco: 50.000 piccoli pesci per esempio sono stati trovati in un lago a Carver Country, per il quale sono stati spesi circa 800mila dollari per eliminarli. Nel 2013, la rivista Scientific American ha riportato la scoperta di un pesce rosso lungo 18 pollici e 2 kg nel lago Tahoe. Gli scienziati ritengono che il pesce rosso, nome scientifico “carassius auratus”, sia la specie acquatica più invasiva al mondo, la colpa è del mercato degli acquari dove nascono artificialmente circa 200 milioni di persone ogni anno.
Gli americani sono particolarmente spaventati perché ricordano cosa accadde negli anni ’80 in Florida, quando alcuni esemplari del pesce leone domestico, una specie predatrice, furono rilasciati in mare durante un uragano e poi uccisero molti dei pesci caraibici che servivano a proteggere quella parte della scogliera dalle alghe, che ora la infestano completamente.
Il mese scorso su Reddit c’è stato un sfogo diventato virale di una bambina che chiamava stupida Aita, la sua compagna di classe perché pensava di aver salvato i suoi pesci rossi liberandoli nell’oceano. La bambina è stata mandata nell’ufficio del preside dove ha spiegato le sue ragioni: “È colpa degli stupidi se i pesci rossi distruggono i nostri fiumi e laghi”.