Il bonus tv inserito nel decreto Sostegni bis dal governo Draghi prevede un incentivo fino a 100 euro sull’acquisto di televisori di ultima generazione che supportino il passaggio alla nuova tecnologia digitale a partire dal 1 settembre 2021 e che vedrà la copertura dell’intero territorio nazionale entro giugno 2022. Attualmente i contributi destinati al bonus tv ammontano a 100 milioni di euro con la possibilità di aumentare le risorse nei prossimi mesi. Entro la prossima estate dovranno essere smaltiti gli apparecchi televisivi vetusti non più idonei al nuovo standard della televisione digitale terrestre (Dvb-T 2 con codifica Hevc main 10). Sottolineiamo che già da settembre si abbandonerà progressivamente la codifica MPEG2, sostituita da quella MPEG4, quindi ci sarà una risintonizzazione dei canali.
Il passaggio inizierà già dal 1° settembre (nelle aree 1 e 3, cioè Piemonte, Valle d’Aosta, Lombardia, Friuli Venezia Giulia, Veneto ed Emilia-Romagna) con il cambio della tecnologia di codifica audio-video Mpeg-4. In pratica coloro che non posseggono un apparecchio TV che riceve in alta definizione non potranno più vedere i canali TV del digitale. C’è però una richiesta forte da parte del settore, in particolare Confindustria Radio TV, che rappresenta gli operatori televisivi come Mediaset, di far slittare questa prima data del passaggio almeno a fine ottobre.
Il decreto attuativo congiunto di Mise e Mef (una pratica che si trascina da febbraio 2021) è molto atteso: in soldoni, si potrà ricevere un bonus fino a 100 euro per rottamare i vecchi apparecchi televisivi. Decidendo, ad esempio, di comprare un televisore da 500 euro, l’utente che usufruirà del Bonus TV pagherà 400 euro. Nessun modulo da compilare, nessuna procedura online da effettuare, salvo indicazioni differenti sembrerebbe che per ottenere lo sconto basterà farne richiesta al venditore. Non è chiaro per chi lo sconto sarà di 100 euro e per chi di 50. Potrebbe essere più alto con Isee sotto i 20mila euro, più basso per tutti gli altri.
Non servirà però per accedervi avere un Isee sotto una certa soglia: è per tutti – anche se la cifre si sapranno solo tra qualche giorno – questo bonus, l’unico limite è che si richiede per una tv al massimo a famiglia. Fino a oggi l bonus tv veniva accordato solo con la presentazione dell’Isee.
Come fare domanda per il bonus tv
Come fare per avere il bonus tv? Se prima era sufficiente presentare al rivenditore di apparecchi televisivi un’apposita autocertificazione in cui si dichiarava di possedere i requisiti (tetto Isee sotto i 20mile) per poter acquistare un decoder o una tv DVB-T2 di qualunque dimensione, ora il passaggio dovrebbe essere più semplice, fermo restando il vincolo di poter usufruire di un solo bonus per nucleo familiare. Attendiamo dunque il decreto. C’è curiosità attesa anche sulla pubblicazione delle modalità di accesso a questo particolare bonus. Oggi come oggi con il bonus si possono acquistare televisori che supportino il nuovo standard DVB-T2. È possibile utilizzare il bonus anche per acquistare decoder in grado di ricevere trasmissioni con il nuovo standard. Ci sono alcuni requisiti precisi per poterlo ottenere:
- la residenza in Italia,
- il pagamento in regola del canone Rai,
- la rottamazione di un televisore.
Per quest’ultimo requisito si intende la rottamazione di un apparecchio acquistato prima del dicembre 2018 e non compatibile con i nuovi standard di trasmissione.
Il bonus, che a breve come detto sarà disponibile a prescindere dall’Isee, sarà valido anche nel caso di acquisti on-line. Nelle prossime settimane è previsto il decreto attuativo, grazie a cui saranno divulgate maggiori informazioni a riguardo. La rottamazionedovrebbe poter essere fatta in sede di acquisto del nuovo televisore, consegnando quello vecchio al rivenditore, che al quel punto accorderà lo sconto del 20% (fino a un massimo di 100 euro), sarà poi lo stesso rivenditore a smaltirlo e a riscattare a sua volta il credito fiscale (pari allo sconto accordato) mediante compensazione.
“Furbetti” avvisati. A prescindere dal tipo di rottamazione i dati relativi all’acquirente verranno inseriti su una piattaforma telematica per accertare l’esistenza dei requisiti (in special modo residenza italiana e canone Rai in regola) da parte del Fisco.
Già da qualche anno le tv in commercio supportano lo standard DVB-T2: per capire se la vostra televisione o il decoder che avete in casa sono adeguati ai nuovi standard, basta controllare la scheda informativa sul sito del produttore, inserendo il numero seriale del prodotto. Se gli apparecchi sono da cambiare, allora è consigliabile consultare questa lista pubblicata sul sito del Mise, dove sono presenti tutti i televisori ed i decoder acquistabili con il contributo pubblico. Se avete comprato la tv dopo il 2017, non dovrebbero esserci problemi di sorta. L’adesione all’iniziativa da parte dell’esercente è volontaria, quindi è necessario trovare un negozio aderente.