La seconda vita della plastica incontra l’innovazione tecnologica e così riciclo meccanico si unisce al riciclo chimico. Le novità arrivano dai “Distretti Circolari” del NextChem del Gruppo Maire Tecnimont. Questa innovazione per abbattono le emissioni di CO2 e contribuire a salvare il nostro pianeta.
Per comprendere di più sulle innovazione sviluppate dalla NextChem e sui modelli di Distretto Circolare occorre partire dal temine “riciclo meccanico” che consiste in 3 step: la selezione delle plastiche, il loro condizionamento (eliminare i contaminanti e separareper colore ) e l’upcycling vero e proprio (la trasformazione delle plastiche condizionate in prodotti ad elevata performace). Per l’ultimo passaggio occorre una conoscenza del polimero molto specifica in modo da consentire la realizzazione di plastiche riciclate di buona qualità.
Ad un’intervista all’Adnkronos Valerio Coppini, VP Business Development spiega: “Noi abbiamo un processo di Upcycling che consente un miglioramento, attraverso il riciclo, delle caratteristiche delle plastiche riciclate. Al termine di questo processo otteniamo prodotti che entrano sul mercato in sostituzione dei materiali ‘vergini’ derivati dal petrolio. Così consentiamo il risparmio di grandi quantitativi di CO2 che altrimenti sarebbero emessi nell’atmosfera. Riciclo chimico e riciclo meccanico sono due tipologie di processo che intervengono sinergicamente sui rifiuti plastici, il riciclo meccanico è caratterizzato da costi operativi bassi ma necessita di un rifiuto plastico più nobile e non può soddisfare da solo tutto il volume dei rifiuti plastici generati. Il riciclo chimico è invece adatto a riciclare quei rifiuti plastici che non sono riciclabili attraverso un processo meccanico. Noi siamo provider di tecnologie e soluzioni ingegneristiche ma siamo anche riciclatori. Siamo già player importanti nel campo del riciclo della plastica con uno dei più grossi impianti al mondo di riciclo della plastica.
Per riciclo chimico si intende un riciclo delle plastiche non recuperabili ricombiniamo carbonio e idrogeno contenuti all’interno di queste plastiche con l’utilizzo di gas di sintesi. Il riciclo chimico è infatti un processo termico dove non si producono emissioni di inquinanti perché l’elevata temperatura fa ricombinare e carbonio e idrogeno e la CO2 emessa è meno inquinante rispetto a quella che sarebbe generata dall’incenerimento di questi rifiuti.
Per il futuro dell’ambiente vi diamo belle notizie: queste tecnologie sono tutte collaudate e già disponibili.