Il mercato automobilistico italiano continua a dare segnali negativi. La stessa tendenza emersa a marzo è stata registrata ad aprile. Sicuramente con un significativo rimbalzo rispetto allo stesso mese del 2020, quando si è registrato un significativo azzeramento della domanda a seguito delle misure di isolamento del coronavirus imposte dal governo. Dati negativi però se li paragoniamo con quelli del 2019
Nello specifico, secondo i dati diffusi dal Ministero dei Trasporti, nel mese di aprile 2021 sono stati immatricolati 145.033 veicoli, rispetto ai 4.295 di aprile 2020. Tuttavia, per avere un quadro più preciso della situazione, è necessario fare dei confronti con i dati del periodo pre-covid. Saltando di un anno i dati sono infatti deludenti: rispetto ad aprile 2019 la domanda è calata del 17,1%.
Anche altri confronti mostrano quanto sia negativa la situazione per la domanda automobilistica: rispetto a marzo dello scorso anno, il numero delle immatricolazioni è diminuito del 14,2%, confermando l’effetto negativo dell’esaurimento degli incentivi per la rottamazione (e nonostante la parziale proroga dei fondi disponibili, recentemente decisa dal Ministero dello Sviluppo Economico).
Un altro segnale negativo arriva dal confronto con il primo trimestre, che si è chiuso con 593.688 immatricolazioni. Anche in questo caso si tratta di un forte rimbalzo rispetto allo stesso periodo del 2020 (+68,4%), ma il confronto con i dati (gennaio/aprile 2019) mostra un calo del 16,9%.
Il boom delle elettriche e delle ibride continua. Per quanto riguarda questi veicoli, i dati forniti da Unrae, sottolineano ancora una volta il trend positivo verso le auto ecosostenibili. Una tendenza contraria rispetto al calo dei motori endotermici tradizionali. Complessivamente, il numero totale di veicoli ibridi, elettrici e plug-in è aumentato del 564,6% rispetto ad aprile 2019 e la loro penetrazione è aumentata dall’1% al 7,9%. In particolare, i veicoli puramente elettrici mostrano un aumento del 306,6% e un aumento dallo 0,7% al 3,3% del mercato, mentre gli ibridi plug-in, registrano un aumento del 1133,5%. Gli ibridi occupano quindi il 28,7% del mercato (5,1% un anno fa), il diesel passa dal 40,5% al 22,8%, le auto a benzina sono ancora ai vertici ma passano dal 44,7% al 31,9%.