I lavoratori più appassionati e più felici sono ubicati Sud Italia. Lo dice una survey a cui hanno partecipato 1.314 lavoratori attivi.
I lavoratori del Sud sono più felici e soddisfatti. Lo dice un’indagine, precisamente la terza fatta sull’argomento, volta a misurare la felicità e il benessere dei lavoratori italiani. Svolta dall’Associazione “Ricerca Felicità” e anticipata da Adnkronos/Labitalia vede la partecipazione di 1.314 lavoratori attivi.
L’Associazione Ricerca Felicità nasce dall’incontro tra Elehubm (associazione creata da Elga Corricelli ed Elisabetta Dallavalle) e Sandro Formica (Professore dell’Università di Palermo e visiting professor di Strategia Aziendale).
Le dichiarazioni direttamente dall’anteprima pubblicata da Adnkronos.
“Abbiamo voluto approfondire quanto i lavoratori attivi hanno voluto segnalarci attraverso il primo questionario dell’Osservatorio. Sentivamo la necessità di scaglionare ulteriormente i dati dividendoli per genere, generazione e area geografica -afferma Sandro Formica, vicepresidente e direttore scientifico dell’Associazione Ricerca Felicità-. Se alcuni dati erano già visibili a occhio nudo, analizzando in maggior dettaglio la significatività statistica, ci siamo sorpresi di alcuni risultati, soprattutto per quanto riguarda le differenze per aree geografiche, dove è emerso un Sud più felice sul posto di lavoro ma, di contraltare, un Nord Est in sofferenza”.
l’indagine ha effettuato al campione anche la domanda che molti di noi si fanno appena svegli: “Quando ti sveglio per andare a lavorare, ti senti felice?”
In una scala da 1 a 6, i lavoratori del Sud Italia rispondono con punteggi davvero positivi (da 4 a 6). Negativi invece i lavoratori del Nord-Est, dove si ha una concentrazione di risposte che vanno da 1 a 3.
Il 67,7% dei lavoratori del Meridione si dice anche entusiasta e appassionata del proprio lavoro, manifesta un forte senso di appartenenza e si sente apprezzata nel 58,2% dei casi. Il Nordest corrisponde rispettivamente al 57,0% e 41,0%.
Eppure, oggettivamente, ad essere meno soddisfatti sono proprio i lavoratori delle regioni con i più alti livelli di produttività.