“La creativa ripaga”: non é un claim di una pubblicità mauna vera e propria opportunità offerta dalla celebre Barilla a tutti coloro che vogliono mettere alla prova la creatività per vincere il Barilla New Pasta Shape. In palio ben 4mila euro e la soddisfazione di veder realizzato e messo in commercio la sua opera tra gli scaffali dei supermercati di tutto il mondo.
Obiettivo del concorso é infatti inventare un nuovo formato di pasta. Rigata o liscia, lunga o corta, quadrata o rotonda, non importa , deve solo piacere ad una giuria social e ad una giuria in carne ed ossa. Il concorso, aperto davvero a tutti coloro che abbiano superato i 18 anni di età e di tutte le nazionalità, scadrà il 4 di Giugno quindi occorre mettersi alla prova e sperare di essere il futuro vincitore.
Ideare un nuovo concept di pasta secca non è semplice, considerando che il mercato e la concorrenza sono davvero enormi. Il nuovo prodotto poi non solo dovrà presentare una forma innovativa, ma, anche essere abbinato ad una ricetta in grado di valorizzare materie prime meno comuni, come il farro, il grano saraceno, le farine di legumi, il mais o il riso.
In particolare “le forme dovranno essere chiare, definite, innovative, capaci di generare curiosità al momento dell’acquisto e scatenare la creatività del consumatore nell’utilizzo del prodotto”.
Indispensabile che il formato di pasta proposto sia in grado di trattenere il condimento dovrà interagire in modo funzionale con il condimento, e non dovrà essere una pasta ripiena o con additivi. I progetti caricati online dovranno essere corredati da immagini, meglio se render 3D o prototipi.
Altra cosa da non sottovalutare e ben sottolinea dal bando: la scelta dell’ingrediente: é importante che la pasta dopo la cottura mantenga la forma, non si rompa e abbia una consistenza al dente.
Per partecipare al contest occorre collegarsi alla piattaforma Desall.com. Il vincitore sarà annunciato nel mese di luglio e si aggiudicherà 4mila euro. Barilla é generosa e si riserva la possibilità di esercitare un diritto di opzione, offrendo anche ad altri progetti un compenso pari a 1500 euro per l’acquisto della licenza sui formati che dovessero risultare interessanti in vista di una immissione sul mercato.