AGI – Un meccanismo in due tempi per i ristori, con una sorta di perequazione a fine anno, 500 milioni per la scuola e si fa strada l’ipotesi di un nuovo stop delle cartelle fiscali fino alla fine di giugno: prende forma il decreto Sostegni bis atteso in consiglio dei ministri tra giovedì e venerdì. Il provvedimento è ancora in cantiere ma il governo è al lavoro per varare il nuovo pacchetto di aiuti da oltre 36 miliardi, finanziato con lo scostamento di bilancio approvato dalle Camere, entro la settimana. Il vertice a Palazzo Chigi presieduto dal premier, Mario Draghi, e al quale hanno preso parte i capidelegazione della maggioranza e il ministro dell’Economia, Daniele Franco, è servito a sciogliere alcuni nodi, a partire dal nuovo meccanismo per gli indennizzi.
Lo schema in due fasi prevede subito nuovi contributi a fondo perduto automatici sulla base della perdita di fatturato e poi, alla fine dell’anno, un meccanismo perequativo che tenga conto anche dei costi fissi sostenuti dalle imprese, sulla base dei bilanci, parametrato quindi sui risultati di esercizio.
La Lega insisteva da tempo per cambiare la macchina dei ristori e, in particolare, il ministro dello Sviluppo Giancarlo Giorgetti, aveva proposto di introdurre, accanto a quelli vigenti, ulteriori criteri di determinazione degli indennizzi
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