AGI – Il confronto tra il ministro del Lavoro Andrea Orlando e Confindustria inizia con una “perplessità” sul metodo: la esprime il vicepresidente Maurizio Stirpe, per la scelta di “tenere i tavoli separati con le controparti sindacali senza mai arrivare a fare una sintesi sui problemi che riguardano tutte le parti sociali”. “Questo – ha affermato Stirpe – alla lunga può costituire a un grave vulnus”. Orlando da parte sua sottolinea che la sua volontà è di impostare un metodo di lavoro “improntato al massimo confronto e all’ascolto, metodo quanto mai necessario nella fase di emergenza che stiamo vivendo”.
Nel merito, Confindustria richiama al “pragmatismo”: il blocco dei licenziamenti è giusto che rimanga laddove le attività sono sospese per legge, se vi sono riduzioni di attività dovute al mercato bisogna consentire alle aziende di potersi riposizionare, per far ripartire il mercato del lavoro. Posizione simile viene rappresentata dal presidente di Confapi Maurizio Casasco: “Sui licenziamenti è nece
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