AGI – Progressività, equità, lotta all’evasione e meno tasse. Ma la flat tax sarebbe esclusa. Sono i pilastri sui quali il premier incaricato Mario Draghi intende costruire il suo disegno di riforma del fisco. Naturalmente la direzione che l’ex presidente della Bce ha intenzione di imprimere alla riforma non è ancora stata definita ma Draghi ha illustrato ai partiti la sua idea di fisco che si ispira a quel principio di progressività del sistema tributario richiamato dalla Costituzione stessa. Secondo quanto riferito dalle forze politiche al termine delle consultazioni ciò si tradurrebbe in una rimodulazione delle aliquote, senza aumentare la pressione fiscale, ed escludendo la flat tax. Ma se l’idea del fisco progressivo piace al Pd e a Leu, Lega e Fdi rilanciano sulla proposta di una flat tax che possa garantire progressività.
Un sistema fiscale progressivo
Un sistema impositivo è progressivo quando il rapporto tra le tasse pagate in relazione al reddito cresce con il reddito stesso, quindi quanto più forte è tale crescita tanto più pronunciata è la sua progressività. Unʼimposta progressiva a scaglioni è quindi caratterizzata da aliquote medi
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