AGI – Quando lo Stato ha bisogno di un “tecnico” è alla Banca d’Italia che si volge immediatamente lo sguardo. Nei periodi di crisi della storia repubblicana è stata via Nazionale, a più riprese, a fornire competenze tecniche e umane per ridare stabilità al Paese. Dalle sue fila sono usciti due presidenti della Repubblica, due capi del Governo, oltre a uno folto stuolo di ministri e sottosegretari. Insomma, quando le carte si incartano, è pescando negli uffici dell’istituto centrale che spesso giunge la soluzione per superare veti incrociati, antipatie parallele e blocchi ideologici. E se in queste ore torna a circolare il nome dell’ex governatore Mario Draghi per la successione a Giuseppe Conte non c’è da res
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