AGI – Natale e Capodanno in fabbrica. Non c’è solo il Covid a rovinare la vita dei lavoratori italiani. C’è la paura di perdere il lavoro e di vedere il proprio territorio diventare un deserto, senza prospettive per il futuro.
La lotta continua a Napoli: i dipendenti della Whirlpool sono in mobilitazione permanente, in attesa del nuovo incontro con azienda e ministeri dello Sviluppo economico e del lavoro, fissato per il 28 dicembre.
Ma anche in altre parti d’Italia gli operai hanno organizzato dei presidi, a difesa del loro posto ma anche della fabbrica, per evitare che la produzione cessi e sia spostata altrove.
Accade ad Osnago, in provincia di Lecco: la Voss Fluid vuole chiudere ma i 70 operai hanno fatto un picchetto dal 10 dicembre per scongiurare lo smantellamento di impianti e macchinari. L’azienda, produttrice di componenti per macchine di movimento terra, acquisita dai tedeschi nel 2016, ha annunciato il licenziamento di tutti i lavoratori il 31 dicembre prossimo e il trasferimento della produzione in Polonia, senza accogliere nessuna richiesta di apertura di negoziato per gestire la crisi
Succede a Carpi, i
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