83esima sessione dell’UNECE: è scritta la Dichiarazione di San Marino per un mondo più sostenibile

Di Alessio Perini 5 minuti di lettura
sostenibile

Il manifesto sarà presentato ai governi nella speranza dell’accettazione internazionale

Città più sicure, più inclusive e sostenibili. Questo deve essere scritto nel futuro dei nostri centri urbani, ma per questo occorre un’azione comune e, soprattutto, un’azione comune a livello internazionale. È da questi presupposti che è nata la Dichiarazione di San Marino, firmata da numerosi difensori dell’architettura e dell’urbanistica in occasione dell’83a sessione del Comitato per lo sviluppo urbano, l’edilizia abitativa e la pianificazione territoriale della Commissione economica per l’Europa delle Nazioni Unite. Unito. (ECE).

La Dichiarazione di San Marino è un vero manifesto per lo sviluppo sostenibile nella progettazione di tutti gli edifici

“Un appello a un’azione decisiva per ritenere architetti, urbanisti ed esperti responsabili dell’attuazione delle migliori pratiche per città, infrastrutture ed edifici sostenibili, sicuri, sani e socialmente inclusivi con vincoli energetici. Tutto questo nel rispetto dell’identità, dei luoghi e, soprattutto, dell’ambiente, principio cardine della Dichiarazione”, ha commentato Francesco Miceli, Presidente del CNAPPC, incaricato della firma del documento.

Un manifesto contenente i punti chiave e gli obiettivi da raggiungere, che è parte integrante degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite, sarà presentato ai governi nella speranza che possa essere adottato a livello internazionale.

Tra i firmatari della proposta c’era Norman Foster, che ha affermato: “In questo momento di crisi, possiamo attendere con impazienza le azioni coraggiose intraprese per rendere le città di tutto il mondo climaticamente neutre, più sicure, più inclusive e più resilienti. Tuttavia, data la portata e l’urgenza delle sfide che dobbiamo affrontare, pianificatori, architetti, ingegneri e designer, insieme ad altri fattori chiave delle nostre città come leader civici, amministratori e sviluppatori, hanno la responsabilità unica di realizzare un cambiamento trasformativo. nelle grandi città. . scala. Invito tutti ad utilizzare la propria creatività e competenza per adoperarsi per realizzare i principi della Dichiarazione di San Marino predisposta dalle Nazioni Unite”.

Manifesto della Dichiarazione di San Marino

La Dichiarazione stabilisce gli obiettivi da raggiungere per ogni città, infrastruttura urbana ed edificio per garantire:

  • Incentrato sulle persone, sulla responsabilità sociale e sull’inclusione, promuovendo e sostenendo la responsabilità sociale e integrando la diversità e l’equità attraverso la debita considerazione dei bisogni di tutti gli individui e delle famiglie.
  • Rispetto dell’identità culturale, dei valori e del patrimonio di luoghi, edifici e comunità.
  • Efficienza delle risorse e circolarità per limitare l’uso di energia e risorse e, ove possibile: utilizzo di materiali riciclati; riutilizzo e ristrutturazione dei locali; sfruttare l’acqua piovana e ridurre la produzione di acque reflue; e incoraggiare la produzione alimentare attraverso l’agricoltura urbana, i giardini e le foreste alimentari.
  • Sicurezza e salute, rispetto di standard di qualità riconosciuti a livello internazionale; garantire sistemi di trasporto e mobilità sicuri e sostenibili, comprese ferrovie, strade, vie navigabili interne e porti, e fornire luoghi accessibili per passeggiare e incontrarsi, spazi verdi e foreste.
  • Il rispetto della natura e dei sistemi e processi naturali attraverso una progettazione che rispetta piante, animali e altri organismi e habitat naturali. Ciò include una valutazione preventiva dell’impatto ambientale, la creazione di siti per la biodiversità, l’uso di materiali naturali e processi di produzione, assemblaggio e smontaggio a basso impatto.
  • Neutralità climatica attraverso la progettazione e la riabilitazione urbana, soluzioni creative che riducono l’inquinamento e il consumo di energia, eliminando i sistemi di mobilità non sostenibili e integrando i sistemi di generazione di energia verde nei progetti e negli edifici della città.
  • La capacità delle persone, l’uso delle nuove tecnologie e della connettività di migliorare la vita di tutti, compresi i gruppi socialmente più svantaggiati, di aumentare la trasparenza e frenare la corruzione.
  • Resilienza, longevità, funzionalità e prevedibilità per migliorare la resilienza ai disastri, soprattutto nel contesto del cambiamento climatico; e rendere gli edifici e le infrastrutture durevoli e flessibili attraverso l’adattamento spaziale per accogliere nuovi ambienti e usi nel tempo.
  • Comfort e accessibilità per tutti i cittadini.
  • Collaborazione interdisciplinare e networking per promuovere la convivenza, la partecipazione comunitaria, la solidarietà e la coesione sociale, tenendo conto delle diverse esigenze dei cittadini.
  • Impegno attraverso la consultazione e la partecipazione delle comunità locali
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