3 Titoli energetici che potresti rimpiangere di non aver comprato in tempo

Il settore energetico ha sottoeseguito significativamente il mercato quest'anno a causa del calo dei prezzi del petrolio e del gas dopo un anno da record nel 2022

Di Alessio Perini 6 minuti di lettura
3 Titoli energetici che potresti rimpiangere di non aver comprato in tempo
3 Titoli energetici che potresti rimpiangere di non aver comprato in tempo

I titoli energetici hanno registrato una performance inferiore rispetto al mercato nel 2023, poiché gli investitori hanno fatto una svolta verso la crescita in previsione di un taglio dei tassi da parte della Fed. Questa tendenza è destinata a invertirsi nel 2024, a causa della diminuzione della crescita economica.

L’Energy Select Sector SPDR Fund (NYSEARCA: XLE), un ETF che rappresenta il settore energetico, ha registrato un aumento di circa l’1% anno-to-date e ha rimasto indietro rispetto al mercato più ampio.

Gli osservatori di mercato prevedono ora un cambiamento nelle dinamiche di mercato, prevedendo che le azioni energetiche supereranno quelle nel settore tecnologico nei prossimi 12 mesi, dopo un anno deludente. Negli ultimi tre mesi, gli stock tecnologici sono saliti mentre le azioni energetiche hanno registrato un ampio calo.

In linea con questa tendenza, gli investitori dovrebbero concentrarsi su azioni a basso costo che mostrano una robusta generazione di flusso di cassa libero. Un ulteriore criterio include bassi rapporti prezzo/utili e un interesse breve minimo. Questo segna una deviazione dall’inclinazione verso alti rapporti prezzo/utili che ha caratterizzato le tendenze di successo recenti.

La strategia di perseguire la crescita e il momentum, anziché le azioni di valore, ha dominato nel 2023. In particolare, le aziende con i maggiori rapporti prezzo/utili futuri si sono rivelate i migliori performer quest’anno, potenzialmente a causa dei loro elevati rapporti prezzo/utili.

Potremmo tranquillamente assistere a uno scenario in cui le azioni a prezzi più bassi salgono mentre quelle a prezzi più alti scendono. Questo enfasi sul valore suggerisce un cambiamento verso la sicurezza in risposta ai timori di una riduzione della crescita economica. Questa inclinazione indica un passaggio dall’ottimismo a una posizione più cauta nell’anno a venire.

Esaminiamo ora alcune azioni energetiche specifiche da acquistare che si adattano bene a queste aspettative di mercato.

Exxon Mobil

Exxon Mobil (NYSE: XOM) è una società energetica multinazionale che opera nell’esplorazione, produzione, raffinazione e commercializzazione di petrolio e gas. La società è attivamente coinvolta in vari aspetti dell’industria energetica, offrendo agli investitori un portafoglio energetico diversificato grazie alla sua presenza prominente nel settore.

Recentemente, l’azienda ha aggiornato il suo Piano Aziendale per includere un maggiore focus sulle Soluzioni a Bassa Emissione di Carbonio, portando ad un aumento del range di spesa di capitale da 22 miliardi a 27 miliardi di dollari all’anno nel periodo 2025-2027.

L’impegno per i ritorni finanziari rimane saldo, con un obiettivo di riacquisto azionario annuo di 20 miliardi di dollari entro il 2025, dopo la chiusura prevista dell’acquisizione di Pioneer Natural Resources (NYSE: PXD). A ottobre, Exxon ha annunciato di voler fusionare con il gigante del petrolio Pioneer Natural Resources in un’operazione valutata a quasi 60 miliardi di dollari. Questa consolidazione nel settore dovrebbe cementare la posizione di Exxon come leader di mercato.

Inoltre, Exxon mira a ridurre ulteriormente i costi, puntando a un risparmio aggiuntivo di 6 miliardi di dollari entro la fine del 2027, basandosi sui 9 miliardi di dollari già raggiunti nei risparmi strutturali rispetto ai livelli del 2019. Questo dovrebbe essere positivo per il prezzo delle azioni di XOM nel 2024.

Chevron

Chevron (NYSE: CVX), una società energetica multinazionale, opera nell’esplorazione, produzione, raffinazione e commercializzazione di petrolio e gas. Come Exxon, Chevron si concentra su operazioni energetiche diversificate e si impegna in iniziative di sostenibilità.

Recentemente, Chevron si è unita ad Exxon nell’aumentare il suo budget mentre la corsa al petrolio si intensifica. Il gigante del petrolio e del gas ha annunciato di prevedere una spesa iniziale di capitale di 15,5 miliardi a 16,5 miliardi di dollari per il 2024, con un budget di spesa di capitale per le affiliate di circa 3 miliardi di dollari.

La prevista spesa per l’upstream nel 2024 è di circa 14 miliardi di dollari, mentre il capitale per l’attività di downstream dovrebbe essere di circa 1,5 miliardi di dollari. All’interno di questi budget, circa 2 miliardi di dollari sono dedicati alla riduzione delle emissioni di carbonio, al fine di ridurre l’intensità carbonica delle operazioni tradizionali e stimolare nuove linee di attività energetica.

In risposta all’acquisizione di Pioneer da parte di Exxon, Chevron ha dichiarato di aver accettato un accordo per acquistare Hess (NYSE: HESS) per 60 miliardi di dollari. Questa acquisizione migliora ulteriormente e diversifica il portafoglio già vantaggioso di Chevron.

L’azienda offre un rendimento agli azionisti leader del settore nel medio e lungo periodo. Gli investitori si concentreranno probabilmente sugli aggiornamenti sulla produzione di Permian nel 2024, sia gestita che non gestita, e sugli aggiornamenti sul progresso di Tengizchevroil nei prossimi trimestri.

EQT

EQT (NYSE: EQT) è un produttore di gas naturale che opera nell’esplorazione e produzione di risorse energetiche. L’EQT sviluppa attivamente formazioni di scisto, in particolare gli scisti di Marcellus e Utica, ed è rinomato per l’ottimizzazione strategica del suo portafoglio di gas naturale, offrendo maggiore esposizione ai prezzi del gas rispetto a Exxon e Chevron.

Secondo recenti rapporti, l’EQT sta valutando

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