La stima è di 3 milioni di euro a sostegno delle famiglie per chi ha i figli a carico, la misura prenderà tutte quelle a sostegno delle famiglie in un assegno unico.
Il premier Giuseppe Conte ha annunciato che nel 2021 entrerà in vigore l’assegno unico per figli a carico; lo scopo è quello di concentrare molti aiuti familiari in un’unica soluzione.
Il provvedimento, potrebbe essere varato a gennaio del prossimo anno, in quanto è stato approvato dalla Camera ed è in attesa di esito da parte del Senato; dopodiché il Governo avrà un anno di tempo per attivare la manovra.
A chi sarà rivolto e a quanto ammonta l’assegno
L’assegno unico sarà a disposizione di tutti i cittadini italiani, cittadini dell’Unione Europea e cittadini di Paesi Extra UE titolari di permesso di soggiorno per lungo periodo, per lavoro o ricerca, che risiedono in Italia da almeno due anni.
Questa misura non sarà rivolta solo ai dipendenti, pubblici e privati, ma anche i lavoratori autonomi, i liberi professionisti e i disoccupati.
Il nucleo familiare beneficiario potrà ottenere l’assegno in due modi: facendolo recapitare oppure ottenendo un credito d’imposta che servirà a compensare la dichiarazione dei redditi.
Per la prima tipologia, l’importo dell’assegno varierà da un nucleo all’altro, poiché sarà costituito da un importo fisso e variabile. Quest’ultimo sarà calcolato in base al numero dei figli presenti nel nucleo familiare e alla loro età, oltre che tenendo conto dell’ISEE.
Se non ci sono modifiche prima dell’approvazione finale, il beneficio aumenterà del 20% dal secondo figlio. Per i bambini disabili, la percentuale sale tra il 30% e il 50%; la condizione di invalidità, tra l’altro, è permanente: significa che l’assegno sarà valido a vita, senza limiti di età.
Quale sarà l’importo erogato dell’assegno unico
Nella versione originale del regolamento, Delrio-Lepri, l’indennità era di 240 euro al mese. Dopo l’emendamento del governo, non si sa ancora quanto sarà. Il ministro per le Pari Opportunità e Famiglia Elena Bonetti ha avanzato un’ipotesi sulla cifra dai 200 ai 250 euro. L’importo finale sarà necessariamente associato alla riforma fiscale, con la riorganizzazione delle misure esistenti a sostegno dei figli a carico.