Anniversario per prendere una posizione chiara contro ogni forma di discriminazione razziale: Istituita nel 1966 dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite, la Giornata per l’eliminazione della discriminazione razziale del 21 marzo ci ricorda che siamo tutti uguali, indipendentemente dal colore della pelle e della razza, che non ci saranno mai persone di Serie A e di Serie B.
Come ogni 21 marzo, il mondo celebra la Giornata internazionale per l’eliminazione della discriminazione razziale, nata dal dolore e dalla sofferenza, una ricorrenza necessaria e significativa. Perché in questa fatidica data di 62 anni fa, la morte ingiusta di tante persone ha risvegliato qualcosa nel cuore di tutti, soprattutto di quelli nelle cui mani sono i destini di diversi paesi. Personaggi come Martin Luther King e Rosa Parks, solo per citare due famosi esempi, sono icone di un’epoca che sembra lontana anni luce. La volta in cui hanno costretto una donna di colore a lasciare il suo posto sull’autobus per darlo a una donna bianca. Un’epoca in cui il colore della pelle era così fondamentale che le persone di colore diventavano sagome quasi senza volto e senza personalità. Un peso per la società, osiamo.
Ma ha senso oggi la Giornata internazionale per l’eliminazione della discriminazione razziale? Coloro che morirono quel fatidico 21 marzo 1960 a Chaperville, in Sud Africa, risponderanno con un sonoro sì. Per questo nel 1966 ha istituito la prima Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Discriminazione Razziale e poi, nel 1979, ha adottato un programma d’azione al quale tutti gli Stati membri dell’ONU hanno partecipato con maggiore impegno.
Da quel momento l’Assemblea Generale ha dato il via a qualcosa di molto importante decidendo di intraprendere un’azione seria e concertata contro il razzismo e la discriminazione razziale in tutte le parti del mondo. La Convenzione, elaborata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite e poi firmata dai rappresentanti di vari Paesi, è un testo potente e commovente. È una dichiarazione d’amore per tutta l’umanità e di guerra, aperta e senza esitazione, contro ogni dottrina, sistema sociale o teoria che ne faccia una bandiera del razzismo. Ogni anno, l’ONU designa un tema specifico per la celebrazione della Giornata internazionale per l’eliminazione della discriminazione razziale. Quest’anno, durante la settimana che inizia il 21 marzo 2022, incontri e iniziative si concentrano su “Voci per l’azione contro il razzismo”.
Ciò significa sottolineare l’importanza che ciascuno di noi partecipi alla lotta contro il razzismo e ogni forma di discriminazione. Ciò significa coinvolgere le istituzioni e tutti coloro che hanno il diritto di prendere decisioni in azioni per prevenire le diverse forme di discriminazione. È una dichiarazione del diritto ad essere se stessi, alla libertà di espressione e di riunione pacifica. Fornisce un supporto efficace a tutte le associazioni, organizzazioni e organizzazioni che combattono quotidianamente contro i mulini a vento.
Non dobbiamo aver paura di esprimere i valori e le idee di uguaglianza e denunciare l’ingiustizia razziale. Iniziative come la Giornata internazionale per l’eliminazione della discriminazione razziale servono a mantenere viva la fiamma del coraggio, dell’azione e delle idee. E i cambiamenti in atto saranno davvero inarrestabili.