2023: sarà l’anno d’oro della ristorazione secondo lo studio Foodservice Market Monitor

Di Antonia De La Vega 3 minuti di lettura
ristorazione 2023

A dirlo è Deloitte in un nuovo Foodservice Market Monitor che studia il settore su scala globale. Altro dato interessante è che cresce anche il valore di mercato della cucina italiana nel mondo

Il covid-19 non ha fermato il mondo della ristorazione e dopo l’emergenza sanitaria, il settore  torna a crescere  sia in Italia che in Europa ad un tasso del +6,8% e raggiungerà i livelli pre-pandemia nel 2023. I dati analizzati provengono da nuovo studio dal titolo Food service’s Market Monitor di Deloitte, che mostra come la ripresa del settore sarà trainata da format più flessibili: caffè e bar +8,1% e street food +5,6%. a livello globale si sta progressivamente avvicinando al livello pre-Covid, raggiungendo i 205 miliardi di euro (+25% nel 2021).

Un settore quello della ristorazione che nonostante il freno della pandemia da Covid-19 che ha causato negli ultimi due anni una riduzione del mercato della ristorazione in Europa del -12,3%, che rappresenta un impatto più sensibile rispetto all’esperienza della regione asiatica -Pacifico e Nord America (rispettivamente -6,4% e -3,9%) è riuscito a trovare una strada per rinascere.

Viste le prospettive di ripresa dei diversi settori dovuto alla pandemia, un ritorno ai livelli pre-pandemia per i fast food (fast food, consegna a domicilio) potrebbe avvenire già nel 2022, mentre i ristoranti full service e lo street food dovranno attendere il prossimo anno, e per il tipo caffetteria e bar nel 2024.

Un nuovo passo secondo  Tommaso Nastasi, Head of Value Creation di Deloitte sarà quello di espandere il coinvolgimento con clienti e personale e innovare le esperienze dei clienti con soluzioni digitali di prossima generazione. Nel clima generale di ripresa spiccano anche gli indicatori della cucina italiana nel mondo: “Tra i ristoranti con servizio di qualità a livello internazionale, la penetrazione della cucina italiana sfiora il 20%, il posizionamento di Cucina italiana. La ristorazione nel mondo, invece, è prevalentemente un rapporto value for money, con una maggiore concentrazione di ristoranti premium price nei paesi asiatici. In Italia, invece, un terzo del mercato è nel  segmento low-cost. Ciò si spiega anche con la facilità di approvvigionamento delle materie prime, oltre alla disponibilità di format come trattorie e hotel”.

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