Creato per sostenere le aziende alberghiere in un momento storico di emergenza sanitaria
Il bonus vacanze, disponibile fino a dicembre 2020, non ha avuto affatto l’effetto desiderato: la maggior parte dei fondi economici forniti dal governo sono rimasti inutilizzati. Il Potere Esecutivo è così ancora una volta costretto ad intervenire per aiutare il soffocante settore del turismo nel nostro Paese. Il piano “B” in questo caso si chiama “Fondo Nazionale per il Turismo”, creato recentemente dalla Cassa Depositi e Prestiti e rappresentato dal Ministro del Turismo, Dario Franceschini.
Cos’è il “Fondo Nazionale per il Turismo” e a cosa serve?
Con un contributo economico di 2 miliardi di euro (Partecipa Cassa Depositi e Prestiti con una partecipazione di 750 milioni, MIBACT è disponibile a investire fino a 150 milioni di euro), è stato sviluppato e creato il “Fondo Nazionale per il Turismo”, per valorizzare quegli immobili storicamente importanti, con una particolare attenzione agli hotel storici e iconici in tutto il paese.
Si tratta infatti di un paracadute per le catene e strutture ricettive nuovamente in difficoltà per via del nuovo Coronavirus. Grazie al fondo CDP e il Ministero del Turismo potranno intervenire immediatamente, rilevando gli immobili più prestigiosi e fornendo così liquidità alle attività che potrebbero chiudere per fallimento.
Dove sarà possibile, si legge in un comunicato Cassa depositi e prestiti, i proventi ricavati verranno rinvestiti per sostenere l’occupazione e migliorare gli standard di qualità delle catene alberghiere del Paese.
Gli ex-proprietari degli immobili hanno il diritto di riacquisto
Cassa depositi e prestiti, vuole far capire che il “passaggio di proprietà” non sarà definitivo. Al contrario, agli ex proprietari viene effettivamente garantito il diritto d’acquisto degli immobili, tenendo conto delle prospettive di ripresa del mercato turistico internazionale.
Ciò significa che Cassa Depositi e Prestiti, attraverso il Fondo Turismo, può sostenere l’attività alberghiera in ogni momento. In questo caso, questi ultimi avranno diversi anni per riequilibrare la propria situazione economico-finanziaria e valutare come e quando riacquistare l’immobile ceduto.
Inoltre, ha evidenziato il ministro Franceschini, che una quota significativa del Fondo per il recupero sarà destinata alla riqualificazione di immobili ricettivi, soprattutto al sud.