Il Ministro Cingolani si focalizza sul metodo di calcolo delle bollette

Di Antonia De La Vega 3 minuti di lettura
Wall Street

Sul tema dell’aumento dalle bollette di energia elettrica e gas il Ministro Cingolani afferma: “Bisogna ragionare su come viene costruita e calcolata la bolletta“. 

Ogni Paese ragiona a modo suo. Il calcolo delle bollette di energia elettrica e gas hanno costi diversi in Europa. In seguito al rincaro dei costi occorre porre molta attenzione sul metodo di calcolo e il governo sembra farlo in queste ore attirando l’attenzione di tutto il Paese e soprattutto di tutte le famiglie che combattendo già con la crisi generata dal covid potrebbero trovarsi costi annui aumentati fino a 1300 euro per energia elettrica e acqua.

Il ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani ai microfoni di  Radio Uno afferma durante la radio-trasmissione Radio Anch’io: “Non è questione di parole ma di mercato: è sotto gli occhi di tutti che il gas sta aumentando in maniera costante, essendo la materia prima per produrre elettricità noi ne abbiamo un effetto importante sulla bolletta. Circa l’80% degli aumenti vengono dal gas. C’è da mitigare innanzitutto il trimestre che a fine mese chiude e avremo i numeri precisi ma sappiamo che l’aumento è importante. Questo succede un po’ in tutto il mondo, in tutta Europa. Siamo in compagnia perché è un mercato globale. C’è da mettere in piedi un intervento strutturale”.

Chiesto il suo parere anche sul calcolo degli oneri di sistema: “Quello nell’immediato. La questione strutturale è diversa: bisogna ragionare su come viene costruita e calcolata la bolletta. Ogni Paese ha la sua ricetta. Va un po’ riscritto il metodo di calcolo, lo stiamo facendo in queste ore. Stiamo lavorando”. 

Dai dati raccolti dalle associazioni dei consumatori Assoutenti e Movimento Consumatori emerge che: “Un maxi-ritocco delle tariffe energetiche determinerebbe un maggior esborso annuo pari a circa +500 euro annui a carico di una famiglia con due figli solo per le forniture di luce e gas. Energia più cara si traduce tuttavia anche in maggiori costi per industria, trasporti, esercenti, e per l’intero sistema produttivo e distributivo, con ripercussioni sui prezzi al dettaglio e sulle tariffe”. 

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