13 anni e diremo addio ai motori a combustione interna

Di Gianluca Perrotti 3 minuti di lettura
Auto elettriche

Inizia il conto alla rovescia e per coloro che sono abituati ad avere un’auto per tutta la vita devono stare attenti: mancano solo 13 anni e poi diremo addio ai motori a combustione interna

Sembra distante, ma non lo è. Si avvicina l’anno 2035, che porterà con sé tutti gli obblighi e i dubbi legati all’addio che tra tredici anni daremo ai motori a combustione interna. Ridurre le emissioni dei veicoli del 55% rispetto ai livelli del 2021 entro il 2030 e del 100% entro il 2035 bloccando la produzione e la vendita di nuovi modelli, come i motori a benzina e diesel. Mentre le automobili rappresentano circa il 12% delle emissioni totali di anidride carbonica nell’Unione Europea. Come avvicinarsi alla data chiave? In primo luogo, sarà necessario apprendere e convertire competenze professionali. Si tratta dell’Italia, che occupa almeno 73.000 persone, che è strettamente legata al cambio delle linee di produzione, che richiede tempo. Dalle batterie ai sistemi di ricarica, dai motori ai telai, tutte le case automobilistiche seguiranno passo dopo passo un percorso che porterà alla definitiva riconversione industriale in nome dell’energia elettrica, compresa una profonda modifica dell’intera filiera dei componenti. Quindi sarà necessario ridurre il costo delle auto completamente elettriche. Quando e soprattutto prima che queste saranno le sole presenti dai concessionari. Un traguardo da raggiungere presto visto che il tempo del totale cambiamento del settore è ormai prossimo. Il sorpasso dei veicoli a combustione interna dovrebbe avvenire nel 2030, quando la produzione di veicoli elettrici raggiungerà i 6,7 milioni di auto, pari al 50,2%. Sarà fondamentale organizzarsi per ottenere  una disponibilità di energia proporzionalmente aumentata rispetto ad oggi e capace di soddisfare le nuove esigenze Oltre alle colonnine di ricarica, che, secondo i piani, dovrebbero essere realizzate ogni 60 km lungo l’intera rete stradale. Senza dimenticare altri aspetti fondamentali. Saranno necessari sempre più fonti pulite, produzione a basse emissioni di carbonio e riciclaggio di batterie su larga scala. Una sfida stimolante per  stakeholder del settore e un obiettivo generale che nessuno può permettersi di ignorare.

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